In un’intervista, fatta al sensei Yoichi Takahashi e al produttore del gioco Captain Tsubasa Dream Team, Hiroaki Oki, trapelano importanti novità sul futuro della generazione d’oro
Captain Tsubasa, l’opera senza tempo di Yoichi Takahashi, è famoso in tutto il modo, difficile che qualcuno non conosca l’epopea calcistica che da 40 anni segue la storia di Tsubasa Ozora e dei suoi amici.
Attualmente è ancora in corso di serializzazione, in Giappone, l’ultima serie che porta il titolo di Rising Sun, incentrata sulle gesta di Tsubasa Ozora e la generazione d’oro del calcio giapponese che puntano a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Madrid.
Ma da questo autunno ha fatto la sua comparsa all’interno del gioco Captain Tsubasa Dream Team, Next Dream che a tutti gli effetti rappresenta il sequel di Rising Sun, una storia creata dalla collaborazione tra la KLab (casa produttrice del gioco) e l’autore Yoichi Takahashi. In questa nuova serie lo scenario si sposta in Europa, dove i nostri protagonisti dovranno scendere in campo per la lotta alla conquista della Champions League, il trofeo più ambito dai club europei.
Perché la nuova storia di Tsubasa Ozora è stata affidata al gioco? In questa intervista il sensei Takahashi e il produttore del gioco, Hiroaki Oki ci spiegano il motivo.

Perché il sensei Takahashi ha sviluppato una nuova bozza completamente originale della storia di Captain Tsubasa Dream Team?
Oki: Nel 2020 un personaggio originale è apparso nel gioco sotto la supervisione di Takahashi. La risposta dei fan è stata ottima e, quando gli è stato chiesto di fare qualcosa di simile quest’anno, ha detto: “no, svilupperò una nuova storia”. Di qui il suggerimento per lo sviluppo della storia.
Takahashi: L’ultima volta ho supervisionato scenari e personaggi creati da altre persone. Ma questi poi sono aumentati e mi sono chiesto: se è stato creato da qualcun altro avrà fluidità nel mondo di “Captain Tsubasa”? Sentivo che questa fluidità sarebbe mancata, quindi ho pensato che sarebbe stato interessante consegnare la storia che ho creato a Klab e fargli sviluppare il resto.
Quando hai pensato di far giocare personaggi come Tsubasa Ozora, Taro Misaki e Hikaru Matsuyama della generazione d’oro insieme ad altri che giocano un ruolo attivo nel calcio europeo e nella Champions League?
Takahashi: Il concetto della Champions League esiste dal 2000. Originalmente in “Captain Tsubasa Road to 2002” (realizzato dal 2001 al 2004) potevo solo disegnare Tsubasa che andava a giocare nel Barcellona, ma se avesse combattuto in Europa, immaginavo che giocatori come Ryo Ishizaki e Jun Misugi avrebbero seguito l’esempio del protagonista, arrivando a giocare nei club europei. Dal 2014, ho iniziato a disegnare la serie del “Rising Sun”, e dopo pensavo di disegnare la generazione d’oro in Europa, ma la serie delle Olimpiadi non è ancora finita ed è ancora lontana la fine del manga. Data la mia età, ho pensato che sarebbe stato difficile disegnare tutto da solo, quindi ho pensato di far sviluppare la storia attraverso il gioco.
Oki: Ero molto contento quando ho sentito la storia, ma ero anche preoccupato di poterla rendere più soddisfacente per il sensei e per i fan. Captain Tsubasa è un’opera che è stata trasformata svariate volte dai giochi, soprattutto nell’era del NES, per cui altre storie originali sono state create al di fuori di quella canonica.
Cosa ne pensi della creazione di giochi?
Takahashi: I giochi possono essere vissuti in modo diverso dal manga. Tuttavia se la storia originale del gioco prenderà il sopravvento, quella canonica di conseguenza crollerà. Quindi, questa volta, ho proposto anche la mia versione alternativa della storia. Dopo aver giocato per diverso tempo, ho capito che Klab conosce molto bene il mondo di Tsubasa. Dato che ho grande fiducia nel loro lavoro, ho chiesto a loro di sviluppare la storia.
Tsubasa Ozora e Kojiro Hyuga hanno già esperienza in Europa, i fan sono curiosi di sapere a quale club europeo si uniranno gli altri giocatori. Ad esempio, dove andrà a giocare Ryo Ishizaki?
Takahashi: Ishizaki va all’Inter, in Italia.

Perché Ishizaki all’Inter?
Takahashi: Penso che sia un personaggio molto simile a Nagatomo. Anche se non funziona nel club, si trova sempre un modo per inserirlo da qualche altra parte. Ho sempre pensato che sarebbe stato strano inserirlo all’interno dell’Inter.
Capisco. In termini di prestito, il rivale Hyuga si trasferisce dalla Juventus alla Reggiana in serie C.
Takahashi: Man mano che la realizzazione della serie avanza, gli avversari e i giocatori stessi diventano sempre più forti. L’idea era quella di non far diventare Hyuga come un dio assieme a Tsubasa. Per questo motivo ho fatto arretrare Hyuga nella serie C e Tsubasa nel Barcellona B.
Captain Tsubasa, come ben sa, non è famoso solo in Giappone, ma anche in tutto il mondo. Un fan da Madrid si è lamentato dicendo: “perché Tsubasa non è nel nostro club?”. Perché dunque Tsubasa è nel Barcellona?
Takahashi: In realtà la motivazione è molto semplice. Quando nel 1998 sono andato a vedere il mondiale in Francia, non mi potevo permettere di alloggiare in territorio francese, quindi mi è capitato di ritrovarmi a Barcellona, in Spagna. Quando ho visitato la città, ho pensato: “oh, questo posto è molto bello” e ho deciso che quello sarebbe stato il club in cui avrebbe giocato Tsubasa. Shingo, invece, si trova nell’Albese della città di Alba, in Italia. Quella volta era in programma che rimanessi a Milano per la prima volta, ma non sono riuscito a trovare un hotel e sono finito ad Alba, un po’ lontano da Milano.
Se conoscessero questa storia, tutti i club chiederebbero a Takahashi sensei di visitare la loro città. “Captain Tsubasa” è un anime trasmesso in Giappone e non solo, e un numero di star come Zinedine Zidane, Thierry Henry e Francesco Totti sono grandi fan della serie. Sembra che il francese Kylian Mbappe sia un grandissimo fan dei suoi lavori. Insomma tutte le generazioni sembrano apprezzare il suo lavoro.
Takahashi: L’anime viene spesso trasmesso in Europa e sembra che “Captain Tsubasa” sarà trasmesso nell’anno in cui si terranno la Coppa del Mondo e l’Europeo. Quindi penso si possa guardare “Captain Tsubasa” indipendentemente dalla generazione.
Penso che Tsubasa Ozora sia abbastanza popolare all’estero, ma ci sono altri personaggi diventati particolarmente popolari all’estero?
Oki: Urabe è popolare in Europa. Anche se non tutta la serie animata e il manga dopo le scuole medie non sono stati distribuiti nel mondo, alcuni personaggi sono fondamentalmente popolari, e nel caso di Urabe è grazie alla sua personalità. Izawa è molto popolare tra le ragazze, probabilmente per i suoi lunghi capelli.

Sensei, lei ha già un’idea su come finire “Captain Tsubasa”?
Takahashi: Credo che la serie finirà così come finirò il manga Rising Sun. Tuttavia dopo aver finito la serie olimpica, il manga potrebbe non continuare. Non credo di avere la forza di continuare. Certo, potrei disegnare una serie molto breve, ma la storia che si svilupperà nel gioco sarà molto ampia e, anche se disegnerò in contemporanea ogni personaggio al relativo club, non lascerò il manga indietro e lo svilupperò per oltre un anno. Alla fine quanto tempo ci vuole per realizzare le partite di ogni paese? Non credo finirà molto presto. Oltretutto non sto pensando a un ritiro imminente, voglio prima finire le Olimpiadi.
Infine hai un messaggio per i fan e gli utenti del gioco di “Captain Tsubasa”?
Oki: Siamo molto entusiasti di poter disegnare una nuova storia del mondo di “Captain Tsubasa” nel nostro gioco. Penso che a molti utenti possa far piacere, quindi farò del mio meglio per soddisfare le loro aspettative.
Takahashi: Il gioco è come una seconda stagione della battaglia di Tsubasa in Europa dopo le Olimpiadi. Tsubasa parteciperà anche al campionato mondiale, alla Champions League e alle qualificazioni mondiali per il Giappone. Spero vi piacerà la storia dello stile “a tre spade” nel gioco.
Credits
Fonte consultata e immagini: News.yahoo.co.jp (sito in giapponese)
Traduzione a cura di Saukairain
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