Chi sono i tre misteriosi personaggi sugli spalti della finale Nankatsu vs Meiwa??

È un caldo giorno d’agosto, destinato a entrare nella leggenda del calcio giovanile giapponese. Sul campo del parco Yomiuri Land di Tokyo, sta per andare in scena la prima di una lunga serie di finali che vedranno contrapposti Tsubasa Ozora e Kojiro Huyga. Sul terreno di gioco arroventato dal sole, si sfidano le maglie bianco-azzurre della Nankatsu e quelle nere del Meiwa, l’unica squadra che si è rivelata in grado di sconfiggere Tsubasa e compagni.

Sugli spalti, ad assistere allo spettacolo, ci sono i rivali che hanno dovuto via via cedere il passo alle due contendenti: riconosciamo i gemelli Kazuo e Masao Tachibana, il gigantesco portiere Taichi Nakanishi della Naniwa, Hikaru Matsuyama e la sua Furano, i compagni di squadra di Jun Misugi nella Musashi… E quei tre chi sono??

I lettori più attenti e appassionati di Captain Tsubasa se lo chiedono da decenni: nell’ultima vignetta in basso a sinistra, infatti, compaiono tre personaggi sconosciuti, due ragazzi e una ragazza, che non fanno parte delle squadre scese in campo fino a quel momento.

Il mistero (almeno per i lettori occidentali…) resta impossibile da decifrare. Fino a quando, qualche mese fa, un lettore appassionato di Captain Tsubasa si ritrova per caso in una bottega di Tokyo. Lettore appassionato e con una memoria davvero fuori dal comune, perché gli basta un colpo d’occhio per riconoscere, sulla copertina di un manga d’occasione, uno dei tre personaggi misteriosi.

Il manga si intitola Hashire Kakeru ( “Corri, Kakeru”,『はしれ走』) ed è un intraducibile gioco di parole, dato che il nome del protagonista 走 (Kakeru) si può leggere anche “hashire”, correre.

Si tratta di una storia commovente di sport e di amicizia, ambientata alle scuole elementari, ma che ha avuto anche un sequel, con i protagonisti ormai cresciuti, fino a diventare studenti delle scuole superiori. Il timido protagonista Yamashita Kakeru scopre il calcio quasi per caso, durante un trasloco, grazie a un vecchio pallone: da principio la sua tecnica non è gran che, ma la sua passione è destinata a crescere e a contagiare i suoi compagni, con i quali formerà una squadra nella prefettura di Chiba, gli Untamazu (ウンたまズ). L’obiettivo, naturalmente, sarà quello di arrivare a giocare il campionato nazionale.

In campo, Kakeru ricopre il ruolo di libero ed il suo gioco è caratterizzato da velocità e imprevedibilità. Nella vignetta di Yōichi Takahashi, possiamo vedere alla sua destra Ozawa Nozomi: la ragazza è la prima amica di Kakeru quando cambia città e si rivela una forte centrocampista. In seguito, però, non riesce a reggere il confronto fisico con i coetanei maschi e ripiega sul ruolo di allenatore degli Untamazu. Alle loro spalle, invece, c’è Takaku Yōichirō, capitano della Tonarimachi (戸成町): è tra i migliori giocatori del torneo e, soprattutto, è il grande rivale di Kakeru, capace di battersi nonostante un serio infortunio.

Insomma, un manga che racconta il calcio come sogno, amicizia, impegno e divertimento: un vero e proprio universo parallelo a quello di Tsubasa Ozora e dei suoi compagni. Come se non bastasse, l’autore del manga, Miya Takeshi, è un coetaneo di Yōichi Takahashi (hanno poco più di un anno di differenza) e ha iniziato la sua carriera contemporaneamente all’autore di Captain Tsubasa: la sua opera venne pubblicata su Weekly Shōnen Sunday dal 1981 al 1984, proprio mentre quella di Yōichi Takahashi usciva sulle pagine di Weekly Shōnen Jump.

A differenza di Captain Tsubasa, però, Hashire Kakeru non venne adattato per il piccolo schermo né venne tradotto al di fuori del Giappone. La storia di Kakeru e compagni si chiuse con i 91 capitoli della prima serie e i 17 del sequel, e il suo autore si dedicò ad altri manga sportivi, ambientati, tra l’altro, nel mondo del baseball.

La misteriosa vignetta di Yōichi Takahashi nasce dunque come un simpatico omaggio a un collega con cui di sicuro avrà parlato molto di calcio, di sogni, di progetti e di tecniche di disegno. Ha finito, però, per rivelarsi anche una sorta di profezia: rispetto a Tsubasa Oozora e al suo creatore, Yamashita Kakeru e Miya Takeshi sono davvero rimasti sugli spalti, come un rivale sconfitto al primo torneo, a cui non resta che seguire da spettatore la luminosa carriera del suo straordinario avversario.

Un grand merci à Alex Vulpes, passionné par CT (et par Misaki!) pour les informations et pour sa gentille disponibilité.


Credits

Fonte consultata: captaintsubasafan.free.fr, ja.wikipedia.

Immagini: amazon.co.jp, Captain Tsubasa Bunko Edition Vol. 5